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24 Agosto 2025 - 14:40
Caselle Torinese sotto assedio verde: marciapiedi e viali inghiottiti dall’erba
A Caselle Torinese, tra vie residenziali e marciapiedi trascurati, la natura sembra aver preso il sopravvento. Angoli urbani ordinari si trasformano in micro-ecosistemi spontanei, dove cemento, asfalto e mattoni cedono il passo a erbe alte, fiori selvatici e piccoli animali che si nascondono tra le crepe.
Il marciapiede di via Suor Vincenza è ormai un tappeto di verde: ciuffi di erba secca si alternano a piante rigogliose, formando un piccolo prato urbano disordinato. Tra le radici dei vecchi alberi si osservano insetti rari e piccoli uccelli che nidificano, trasformando l’area in un vero laboratorio naturale in pieno centro città.
La crescita incontrollata lungo il muretto di un’abitazione accentua il contrasto con il grigio del cemento e rende il percorso difficile e pericoloso per anziani, bambini e persone con mobilità ridotta.
Tra i cittadini cresce la frustrazione, tra ironia e critica.
“La colpa è dei casellesi – scherza un residente – se avessero camminato di più sui marciapiedi, con il loro passo avrebbero già tenuto a bada l’erba… senza dover attendere l’intervento del taglio ufficiale.” Monica aggiunge: “Paghiamo tasse salatissime e ci ritroviamo disordine, disservizi, sporcizia e strade appena rifatte già piene di buchi. Non basta sbandierare piste ciclabili, aree gioco incompiute, ambulatori o uffici comunali dai costi esorbitanti, quando ciò che conta resta solo sciatteria pagata a caro prezzo.”
Nonostante le segnalazioni al Comune, nulla è cambiato. “Fatta segnalazione più di due mesi fa, per analoga situazione tra due condomini in zona. Mai venuti a tagliare. Marciapiedi in Viale Bona e Prato Fiera indecenti. Già segnalato pure questo. Ma nulla. I sordi ci sentono meglio,” racconta un residente.
La questione solleva una domanda chiara: chi deve occuparsi della pulizia e manutenzione di questi marciapiedi? Secondo le normative italiane, la responsabilità può spettare al Comune o al proprietario privato, a seconda della titolarità del suolo. I cittadini pagano le tasse, ma spesso si trovano a percorrere percorsi in condizioni pericolose.
Alcuni propongono soluzioni più strutturate: un comitato civico che monitori gli impegni della giunta, segnali ritardi e informi la comunità sui lavori in corso. “Sarebbero i cittadini stessi a comunicare gli avanzamenti o ciò che resta fermo – suggeriscono – e, se necessario, a ‘licenziare’ la giunta comunale. In fondo, lo stipendio lo paghiamo noi!”
Il problema non riguarda solo via Suor Vincenza. Viale Bona, uno dei viali più belli della città, mostra evidenti segni di incuria: alberi non potati con radici che si sollevano, marciapiedi invasi dall’erba, cumuli di rifiuti e lettiere per cani sparsi ovunque. Anche i passaggi pedonali, come quello che collega strada Caldano a Viale Bona lungo il muretto della scuola, risultano difficili da percorrere a causa dell’erba alta e delle siepi dei giardini privati non tagliate. “Almeno le siepi – aggiungono i cittadini – dovrebbero essere sfoltite dai proprietari dei giardini.”
La mancata manutenzione crea rischi concreti per pedoni e automobilisti: radici sollevate ostacolano la visuale agli incroci e rendono insidioso il passaggio sulle strade interne.
Tra marciapiedi trascurati, viali invasi dal verde e segnalazioni inevase, Caselle Torinese mostra quanto sia fondamentale il ruolo dei cittadini nel richiedere decoro, sicurezza e manutenzione.
E mentre l’erba continua a crescere più veloce delle segnalazioni, sembra chiaro che la natura ha deciso di vincere la partita. Forse, il vero lavoro dei cittadini oggi non è solo camminare sui marciapiedi, ma fare da supervisori del verde urbano… a passo di pedone.
Caselle Torinese, tra vie residenziali e marciapiedi trascurati
Il marciapiede di via Suor Vincenza
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